(((C.i.M.A)))
anarchia – autoproduzione – creatività – drum'n'bass – nichilismo – etc.
I REDUCI PUNX & IL MODERNO OBLIO DEL GRATIS
Categories: Generale

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Al momento non si capisce ancora quando il documentario *ITALIAN PUNK HARDCORE 1980-1989* [Stiv Rottame] vedrà la pubblicazione, ma come è già accaduto per *COSTRETTI A SANGUINARE* [Philopat] o per *PUNX – CREATIVITÀ E RABBIA* [Gomma], il pensiero si sdoppia in due sfumature contrapposte:

1. da un lato resta il fatto che simili prodotti rappresentino una PREZIOSISSIMA OPPORTUNITÀ per salvare dall’oblio del tempo certe idee importanti, radicali e ancora molto attuali. Probabilmente, chi non ha vissuto in prima persona l’anarco-punk italiano, senza il libro di Philopat o il dvd di Gomma molto difficilmente avrebbe potuto conoscere l’ESEMPLARE esperienza di rottura radicale nei confronti del sistema attuata a inizio ’80 dai punx del Virus;

2. dall’altro lato però, colpisce il fatto che questa esperienza sia stata in qalche modo trasformata in “prodotto” e quindi commercializzata, laddove restava invece sempre aperta la possibilità (molto più coerente con questi contenuti) di diffondere il tutto in maniera assolutamente GRATUITA, fuori da qualsiasi meccanismo di mercato (seppur “alternativo”). Si crea insomma l’impressione che la MONETIZZAZIONE delle vicende soggettive e collettive del Virus rappresenti una sorta di tradimento dell’antagonismo anarchico di quei giorni selvaggi.

Ragionando la questione in maniera un po’ meno astratta e un po’ più indulgente, si potrebbero almeno in parte giustificare queste mosse riflettendo sul fatto che l’esperienza del Virus fu sì collettiva, ma il suo ripescaggio postumo appartiene ai singoli che l’hanno documentata registrata riesumata trascritta illustrata eccetera. Si potrebbe inoltre pensare che probabilmente il problema del come fare a campare si è posto in tutta la sua drammaticità per questi (ex)punx, che forse non hanno avuto la lucidità per aggirarlo e risolverlo senza mettere mano anche al loro passato di anarchici. Fino a che punto questi due ultimi argomenti possano eventualmente giustificare la mancata gratuità dei materiali (ri)proposti a distanza di tempo, resta una questione per chi abbia voglia di porsela.

 

 

cima@autistici.org

 

 

 

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