formalmente siamo liberi di andare dove ci pare / eppure ci sentiamo in qualche modo bloccati in una gabbia
invisibile / abbiamo sete di libertà / libertà dai condizionamenti sociali / libertà dalle leggi restrittive dello
stato – di cui non abbiamo certo bisogno per rimanere in carreggiata
viviamo di tutti quei piccoli pezzi di LIBERTÀ che riusciamo a strappare ogni giorno al sistema / la RIBELLIONE
è uno stato mentale permanente / solo così si possono creare e sperimentare SOLUZIONI ALTERNATIVE a
quel mondo preconfezionato che ben pochi sentono il bisogno di mettere in discussione
per tutti gli altri resta solo la confusione / resta solo una rappresentazione vaga e distorta / resta solo il finto
clamore dei finti eventi del “mondo dello spettacolo” / per tutti gli altri va bene così / ma noi..
preferiamo l’OCCUPAZIONE temporanea o permanente di *spazi liberati* / spazi fisici e mentali in cui
concretizzare il concetto di ANARCHIA / il senso di un’occupazione sta principalmente nell’elemento di
ROTTURA che essa rappresenta / socializzazione diffusa e non mercificata / serbatoio di disordine nichilista
e creativo / nel più completo rifiuto di ogni forma di autorità