(((C.i.M.A)))
anarchia – autoproduzione – creatività – drum'n'bass – nichilismo – etc.
LEGALIZZAZIONE? MEGLIO DIRE *DEPENALIZZAZIONE TOTALE*
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Al posto di usare il termine “LEGALIZZAZIONE” sarebbe meglio parlare di *DEPENALIZZAZIONE TOTALE*

LEGALIZZAZIONE infatti significa mettere qualcosa a norma di legge, fare leggi che esprimano un giudizio, una misura e un criterio di regolamentazione da parte dello stato rispetto al consumo / detenzione / coltivazione / cessione della ganja

*DEPENALIZZAZIONE TOTALE* invece significa che lo stato NON scrive alcuna normativa sulla ganja e i suoi utilizzi: non c’è bisogno di regolamentare la ganja, mettendola “a norma di legge”. Basterebbe semplicemente che non fosse più vietata. In questo modo, non sarebbe più oggetto di persecuzione sbirresca ne’ di SPACCIO da parte delle NARCO-MAFIE. Se una cosa non è vietata, non ha motivo di finire nel mercato nero

Chi, come un famoso (ex) centro sociale, auspica la legalizzazione e la tassazione (!) della canapa, rivela un’attitudine legalista e statalista disarmante. In un’ottica di pura AUTOPRODUZIONE (che non coincide quindi affatto con nessun tipo di commercializzazione), tassarla sarebbe come chiederti i soldi per l’insalata che coltivi nell’orto, non esiste.. Questi simpaticoni sono gli stessi che mettono i “duri” e i “vigilantes anti-spaccio” fuori dal loro (ex) centro sociale, dimenticandosi forse che spesso chi spaccia è semplicemente una persona che ha fame e che quindi sopravvive come può
cima@autistici.org

 

1 Comment to “LEGALIZZAZIONE? MEGLIO DIRE *DEPENALIZZAZIONE TOTALE*”

  1. c.i.m.a ha detto:

    a tutti coloro ke coniugano le istanze anti-proibizioniste con qelle libertarie, a tutti coloro ke collocano cioé l’ANTIPROIBIZIONISMO nel contesto più generale dell’anarkia, non importa granké di sentir parlare di legalizzazione

    certo, rispetto al proibizionismo, va bene anke la legalizzazione. ma va messo subito in kiaro ke la legalizzazione della ganja ke sempre più nazioni al mondo stanno mettendo in atto, sarà pur sempre una forma attenuata di proibizionismo (morbido e velato), perké non sarà mai una vittoria di ki si è (s)battuto contro il proibizionismo avendo di mira la LIBERTA’ e/o lo sgravio delle carceri, già abbondantemente sovraffollate di persone non-socialmente pericolose. la legalizzazione in atto sarà invece il risultato di una pressante rikiesta del CAPITALISMO ke vuole allargare il proprio raggio d’azione estendendolo al di fuori dell’illegalità

    l’atteggiamento del libertario ke se ne sbatte della legalizzazione è un po’ come l’atteggiamente del libertario nei confronti della DEMOCRAZIA: sempre meglio di una dittatura ..ma rispetto all’ANARKIA, la democrazia sarà sempre poca cosa